mercoledì 18 novembre 2020

I sei big dell’hotellerie mondiale: “Nel 2021 crescita senza precedenti per il settore”



Una crescita mai vista prima. È questa la previsione per il 2021 che ha messo d’accordo i ceo delle sei catene alberghiere più importanti del mondo, riuniti in occasione della NYU International Hospitality Industry Investment Conference. I top manager di Marriott, Hilton, IHG, Hyatt, Accor e Best Western hanno concordato di prevedere per l’anno prossimo una ripresa molto rilevante, resa naturalmente più semplice – in termini di aumenti percentuali dei volumi d’affari – dal calo senza precedenti registrato in questo 2020.

Al dibattito hanno partecipato Sébastien Bazin (Accor), Chris Nassetta (Hilton), Keith Barr (InterContinental Hotels Group), Mark Hoplamazian (Hyatt Hotels), David Kong (Best Western) Arne Sorenson (Marriott International). Quest’ultimo ha sottolineato che nel 2021 “avremo da affrontare una crisi economica prima ancora che sanitaria, ma sappiamo come ripartire. Non è ancora dato sapere se il grande rimbalzo avverrà a metà anno, nel secondo trimestre o nel terzo, ma a un certo punto si diffonderà la sensazione che ci siamo lasciati alle spalle il Covid-19”.


Nassetta ha previsto che il 2021 sarà l’anno della più alta crescita del RevPAR anno su anno nella storia dell’hotellerie, mentre Kong ha previsto che la produzione del settore alberghiero potrebbe salire del +45% nel 2021. Per parte sua Hoplamazian ha osservato che il prossimo anno sarà un “magnifico punto di svolta, che regalerà un enorme livello di speranza“, mentre Barr ha azzardato che la ripresa avverrà “nella seconda metà del prossimo anno“. Quanto a Sébastien Bazin, ha predicato calma e ha assicurato che “tutto tornerà come prima“. In sostanza, i grandi dell’industria alberghiera mondiale hanno convenuto che non ci saranno tutti gli importanti cambiamenti nella domanda previsti negli scorsi mesi, e che anche i viaggi d’affari finiranno per tornare ai livelli pre-crisi.

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